Il Progetto

Come astrofisico e fotografo, mi sono sempre soffermato con interesse sulla linea ideale di separazione tra cielo e terra: l’orizzonte. Per realizzare il mio sogno di dedicarmi professionalmente allo studio dell’Universo, ho dovuto trasferirmi in un grande città come Roma, da dove è molto difficile ammirare le stelle, a causa dell’inquinamento luminoso. Negli anni, il desiderio di ritrovare una via di fuga verso il cielo da luoghi fortemente urbanizzati mi ha portato a indagare con il mezzo fotografico sul rapporto tra la Città Eterna e il cielo stellato.

Tutti dovrebbero prendersi cura del firmamento e del suo immenso, antico valore culturale, preservandolo per le generazioni future. Svolgendo il mio lavoro di divulgazione sull’uso eccessivo della luce artificiale, mi sono reso conto che una delle maggiori difficoltà da superare è proprio questa: coloro che vivono in città non vedono il cielo stellato, dunque non si accorgono che vi è un patrimonio di bellezza e conoscenza – il firmamento – in via di estinzione. Questo rende molto più difficile sensibilizzare il cittadino sulla questione dell’inquinamento luminoso.

E’ davvero importante dimostrare che il cielo stellato merita di essere contemplato ed osservato anche dalle aree urbane, dove del resto si concentra buona parte della popolazione. E’ il primo passo verso una consapevole tutela del patrimonio della notte.

Il mio obiettivo esplicitamente culturale, attraverso il progetto “Carpe Sidera“, è risvegliare la percezione del cielo notturno e della sua immensa bellezza, proprio nei luoghi dominati dalla luce artificiale. Mostrando momenti e barlumi di quello splendore ancestrale, suscitando il desiderio di goderne di più e meglio, si riesce a coinvolgere e promuovere più spontaneamente azioni e comportamenti responsabili, a tutela della metà superiore del paesaggio naturale, utili a contenere il dilagare dell’inquinamento luminoso.

“Carpe Sidera” vuole porgere all’osservatore frammenti di bellezza, raccolti vicino a quella linea di confine che è l’orizzonte, dove il cielo e l’Urbe si incontrano da migliaia di anni. I nostri antenati ne erano consapevoli, tanto da celebrarlo, noi molto meno. 

Auspico che questo progetto e questo sito possano contribuire alla riscoperta della bellezza del cielo notturno e a proteggerne le sublimi meraviglie, preziose come quelle monumentali di una città straordinaria come Roma.

Gianluca Masi

 

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